Ladro di cuori by Ashworth Adele

autore:Ashworth, Adele [Ashworth, Adele]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
ISBN: 9788852052255
editore: Mondadori
pubblicato: 2014-07-04T22:00:00+00:00

11

Natalie passò dieci minuti a rimirare la valigia di Jonathan, prima di decidersi ad aprirla. Frugare fra i suoi oggetti personali sarebbe stato imbarazzantissimo, ma non c’era scelta. Era l’unico modo per avere la prova definitiva. Jonathan aveva da poco lasciato lo chalet, diretto in uno dei villaggi circostanti per acquistare qualcosa da mettere sotto i denti. Le aveva promesso una lunga chiacchierata, una volta di ritorno; senza dubbio voleva parlare degli smeraldi e del Cavaliere Nero, e lei non voleva farsi cogliere impreparata. Doveva trovare i gioielli, in maniera da avere potere su di lui. Probabilmente Jonathan non se li era portati dietro poiché sarebbe stato pericoloso tenerli in tasca, qualcuno se ne sarebbe potuto accorgere, e poi non ce n’era ragione; a meno che la sua intenzione non fosse quella di venderli, ma era un’eventualità alquanto improbabile. Quindi dovevano essere da qualche parte lì dentro. E il nascondiglio più sicuro non poteva essere altro che la valigia.

Erano tornati dal ballo poco dopo le due del mattino. Il ricevimento era proseguito anche dopo la scoperta degli smeraldi falsi, anche se l’atmosfera si era poi fatta molto più grave. La maggior parte degli invitati aveva preso commiato abbastanza presto, ma lei aveva insistito per rimanere. Avevano danzato un altro po’, si erano intrattenuti in conversazione con altri invitati, e alla fine erano stati fra gli ultimi ad andarsene. Il conte d’Arles non si era più fatto vivo dopo l’incidente con Fecteau, ma Claudine aveva fatto del suo meglio per tenere viva la serata, per il bene di Annette-Elise. Natalie si era sentita in pena, per tutte e due. Il ballo, alla fine, non era stato certo un successo, ma almeno, grazie a Claudine, non si era trasformato in una catastrofe.

E adesso Natalie si trovava lì sola, e prima che le venisse in mente di cambiare idea, si inginocchiò con dignità ai piedi del letto, si aggiustò la falda color lavanda del vestito e, dopo aver sganciato le chiusure di ottone, sollevò la parte superiore della valigia metallica di Jonathan.

Se aveva pensato di trovare subito qualcosa di insolito, dovette ricredersi. Naturalmente non si era mai comportata in maniera tanto invadente prima di allora, né le era mai capitato di esaminare così da vicino la biancheria intima di un uomo. Se però qualcosa la colpì, fu la precisione con cui tutto era piegato e sistemato. Ogni cosa era al suo posto e in ordine, dalle camicie alle scarpe. Strano a dirsi, ma da un tipo capriccioso e stravagante come Jonathan non se lo sarebbe mai aspettato. Certo era un gentiluomo, dovette ricordare a se stessa, e del resto lo dimostrava nello stile e nel gusto riservato ed elegante che aveva nel vestirsi.

Cominciando da sinistra, tirò su con cura una a una le camicie e le posò sul pavimento. Poi fece altrettanto con tre paia di pantaloni, e le due paia di scarpe sotto di essi. In quella zona nessuna traccia degli smeraldi, nemmeno dentro le scarpe, dove ovviamente si prese la briga di infilare le dita fino in fondo.

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